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Ecco: la famiglia cristiana riceve come dono da Dio lunità, riceve da Lui la capacità che ciascuno guardi allaltro con gli occhi di Dio. E lo sguardo di Dio, pur vedendo tutti i limiti e gli sbagli che sono dentro di noi, rimane uno sguardo di amore che dà fiducia, che perdona, che fa crescere, che gode per ogni frammento di bene che scopre nellaltro.
Allinterno della coppia, della famiglia cristiana, dovrebbe essere spontanea una preghiera di questo tipo: Signore, fammi vedere il marito, o la moglie, o i figli, che mi hai dato, come li guardi tu.
Dio ci risponde con il pane dellEucaristia. È la Ferrari che la famiglia cristiana riceve in dono. Per vedere le persone come le vede Dio, per vivere questa unità che ha la sua sorgente in Dio, la coppia cristiana ha nellEucaristia il sostegno necessario. Dice infatti Gesù: chi mangia la mia carne ha la mia vita, ossia ama come amo io, vede come vedo io, gode insieme con me del bene che cè in ogni persona.
Una preghiera dei primi cristiani si esprime così: come i chicchi di frumento, prima sparsi un po da per tutto, formano adesso un pane solo, così riunisci, o Signore, i tuoi figli in un solo corpo.
Ricevendo la comunione è il Signore Gesù che entra nella vita di una famiglia e comunica il suo modo di amare. Per questo lapostolo Paolo può dire agli sposi cristiani: «Voi mariti amate le vostre mogli come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato la sua vita per lei».
Hai ricevuto la comunione: non puoi tenere il muso perché il tuo volto deve riflettere quello del Signore Gesù. Hai ricevuto la comunione: non puoi agire per ripicca perché il Signore Gesù ti rende capace di perdono come Lui è sempre disposto al perdono.
Hai ricevuto la comunione: puoi gioire dei progressi che laltro sta facendo; in te è presente il Signore Gesù che ancora oggi prega: Padre, che siano una cosa sola. Non credi che questa preghiera possa compiere anche dei miracoli?
Se un anno e mezzo prima di ricorrere allavvocato perché non se ne può più, si dicesse: andiamo a confessarci e incominciamo a ricevere la comunione, molte situazioni complicate troverebbe più facilmente una risposta. Il corpo del Signore rende partecipi chi lo riceve con fede dellunità profonda che cè in Dio.
Il pane spezzato dellEucaristia esprime tutta la volontà del Signore di non lasciarci da soli. Se il Signore è così vicino, di che cosa hai paura? Del carattere che è un po diverso da come te lo aspettavi?
Allora, nel silenzio dell' adorazione che faremo al termine della messa, possiamo pregare così con tutta la Chiesa: «Concedi, Signore Gesù, a noi, alle nostre famiglie il dono della unità e della pace che ci sono richiamati da questo tuo pane che abbiamo sullaltare».
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