Vangeli di un prete di campagna
Una riflessione sui vangeli delle Messe del prossimo mese fatta da un prete che conosce bene i vizi e le virtù della sua gente.
DOMENICA XXXI

Eucaristia e famiglia

5 Novembre

Prima parte del Vangelo di domenica 5 Novembre
Presso i cristiani della chiesa ortodossa dell’Etiopia è diffusa questa convinzione: se ti sposi in chiesa e ricevi la comunione, il tuo matrimonio è definitivo e non hai più nessuna possibilità di scioglierlo; se invece non ricevi la comunione il tuo matrimonio resta come un sacramento non ancora completo e quindi un domani potresti sposarti con un’altra persona.
Per questo motivo ci sono delle coppie che si sposano in chiesa perché così vuole la tradizione e tutto il villaggio può prendere parte alla festa, ma non fanno la comunione per mantenere questa libertà di rifarsi la vita qualora la prima scelta risultasse un fallimento.
Questa mentalità è certamente discutibile: non può esistere un sacramento del matrimonio a metà; tuttavia sottolinea una intuizione buona. È l’Eucaristia, è la comunione con il Corpo e il Sangue di Cristo il fondamento e il sostegno della unità della coppia e di tutta la famiglia che dal matrimonio scaturisce.
Sappiamo che si può stare insieme per tanti motivi: perché si è innamorati, perché si ha bisogno uno dell’altro, perché c’è simpatia, perché ci sono gli stessi gusti, perché da solo uno non saprebbe come vivere, perché ci si vuol bene. Ma se uno di questi motivi venisse meno?
La coppia entra in crisi; la vita di famiglia diventa un peso non facile da sopportare e l’anello che si porta al dito richiama subito l’idea della catena.
Per il cristiano l’unità della vita di coppia e la fedeltà che ne deriva non sono il risultato di un impegno semplicemente umano, debole come qualsiasi scelta che nasce dalle nostre mani; sono un dono di Dio. È Dio che chiama la coppia cristiana, e la famiglia che essa forma, a prendere parte della sua stessa unità.
È Dio che comunica all’uomo e alla donna nel sacramento del matrimonio il suo stesso amore. Tutto questo è stupendo.
Quell’amore che in Dio unisce il Padre al Figlio e diventa dono comune nello Spirito Santo passa attraverso il cuore, la mente, i gesti del marito verso la moglie, della moglie verso il marito, dei genitori verso i figli, dei figli verso il padre e la madre.
Nella famiglia cristiana si realizza in un modo tutto particolare la preghiera di Gesù: «Padre ti prego perché siano una cosa sola, come tu sei in me e io sono in te, siano anch’essi in noi una cosa sola».
Certo, se ti dicessi: per essere felice devi percorrere cento chilometri in mezz’ora e ti lasciassi a piedi o con una volgare bicicletta, sarei crudele. Ma se ti regalassi anche una Ferrari da Gran Premio, il discorso cambia.

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