Luce e colore per l'ammalato
Testo e foto di P. Francesco Calloni
Parte seconda
Nascono così le vetrate che presentiamo ai nostri lettori.
Il tema è tratto dal "Cantico delle creature" di S. Francesco. Anche nell'ospedale si deve dar lode. Soprattutto nell'ospedale si deve avere il coraggio di dare lode.
I disegni sono lo sviluppo di linoleografie di P. Eutimio, pure lui cappuccino, dall'animo bruciante per il bello e per la visione francescana della vita. Ora dal Cielo vede queste sue lineolografie colorarsi e prendere luce in questo ospedale della campagna lodigiana.


1) LAUDATO SI', MI SIGNORE, PER SORA ACQUA: (foto in alto-primo riquadro a sinistra). La personificazione dell'acqua è immersa nel ceruleo liquido che si muove in mosse movenze che si trasmettono al cielo sovrastante. I pesci guizzano liberi e danzanti. Spicca la rossa brocca dalla quale parte l'irrefrenabile movimento del prezioso liquido.
Non è difficile intuire la realtà del battesimo. Secondo Tertulliano noi cristiani, come pesciolini, siamo nati nell'acqua. È la morte del Cristo, il suo sangue (brocca rossa) che ha dato all'uomo la possibilità della freschezza battesimale.
Nella foto: P. Masseo Rudoni
2) LAUDATO SI', MI SIGNORE, PER LA MADRE TERRA: (foto in alto - riquadro centrale).
Agli acquosi colori della precedente raffigurazione si sostituisce, qui, la corposa cromatica della fertile terra padana: le spighe nel verde tenero della crescita o nel giallo ocra della venuta mietitura; i frutti solidi e nutrienti nell'ampio bacile della creatura vestita con fiori e foglie come la "Primavera" del Botticelli.
La figura è inginocchiata, (come le altre due) in gesto di preghiera, e il suo corpo si identifica con le ampie e turgide zolle sottostanti. Accanto a lei sono pronte le anfore per la raccolta dell'olio e del vino.

3) LAUDATO SI', MI SIGNORE, PER FRATE FOCU: (foto in alto - riquadro a destra).
Domina in questa scena il colore rosso nelle preziose modulazioni cromatiche. Le lingue di fuoco partono dalle stigmate delle mani e dei piedi di Francesco d'Assisi e assumono il ritmo e il movimento della danza suggerita e mantenuta dalla musica che esce dal mandolino. Risalta il simbolismo della gioia francescana pur tra le fiamme della sofferenza quotidiana, o il ricordo della Pentecoste con le lingue di fuoco dello Spirito Santo.
Nella foto: una vetrata di Sante Pizzol

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