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QUELLI CHE ASPETTANO GESU'Avventisti del 7° Giorno |
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foto di Sergio Pessot |
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Oggi lItalia conta 87 chiese avventiste, 103 luoghi di culto, 5.500 membri battezzati, e poi scuole elementari, medie, licei, seminari teologici, case di riposo, case editrici, centri giovanili, stazioni radio per la diffusione dellEvangelo. Il tutto con un esercito tra pastori, dipendenti e volontari che si prodiga per gli anziani, gli stranieri, i disoccupati e anche per coloro che sono vittime dellusura.
La salvezza mediante la sola grazia di Cristo, il Suo prossimo ritorno, la priorità della Bibbia, il battesimo degli adulti, losservanza del sabato, il rifiuto della guerra e di qualsiasi altra forma di violenza sono alla base del credo avventista. Letica puritana comprende lastensione da tabacco, alcol, tè, caffè, droghe e simili. A questi divieti corrisponde una moderna attenzione ai fattori positivi della salute: corretta alimentazione, vita fisicamente e moralmente sana, rispetto per la natura. Cosa spinge una persona, magari nata cattolica, a entrare nella Chiesa avventista? "La spinta", spiega Anna Guzzardi, "viene dal desiderio di avere un rapporto più diretto con Dio, mentre la Chiesa cattolica si basa più sulle tradizioni acquisite nei secoli". Racconta di essere nata in una famiglia in cui il padre era ateo e la madre fervente cattolica: "Mio padre ci dava libertà religiosa e noi, cinque figli, eravamo abituati a frequentare la chiesa. Il problema era mia madre che, da quando aveva perso per una malattia due gemelli, si era rifugiata nella religione in modo esasperato. Passava in chiesa tutto il suo tempo e a me dispiaceva assistere al rientro a casa di mio padre, che non trovava mai la moglie. Non parliamo poi delle costrizioni che imponeva a noi figli. Quando le salesiane passavano per vendere i libri porta a porta, lei ne faceva incetta e la sera ci costringeva a recitare il rosario e a leggere la vita di san Giovanni Bosco; la visita in casa dei predicatori coincideva con confessioni forzate a cui non potevamo opporci. Per noi ragazzi questa mancanza di libertà divenne presto una condanna. Ma il colmo arrivò quando, per seguire le direttive del parroco, decise di bruciare tutti i libri della biblioteca paterna. Accese un enorme falò in giardino e, senza pensarci due volte, cominciò a buttare alle fiamme volumi e volumi, in particolare i libri di Victor Hugo. |
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