Chiese del nostro tempo

QUELLI CHE ASPETTANO GESU'

Avventisti del 7° Giorno

testo di Jenny Vestri Boncori

foto di Sergio Pessot

parte terza

"A partire da quel momento si trovò al centro di un importante movimento di risveglio", racconta Anna Guzzardi, "perché l’annuncio del ritorno del Cristo era in sintonia con la sensibilità spirituale dell’epoca e induceva coloro che lo seguivano a prepararsi in vista di quell’evento". Il numero delle persone che accolse il suo messaggio cresceva di giorno in giorno e ben presto Miller fu affiancato nella predicazione da pastori provenienti dalle comunità battiste, metodiste, presbiteriane. Lo studio delle Scritture permise loro di fissare la data dell’evento annunciato: il 22 ottobre 1844.
Ma quel giorno arrivò e, siccome non accadde nulla, la delusione degli Avventisti fu cocente. Miller, con una dichiarazione pubblica, ammise il suo errore, ma non perse la fede: continuò a nutrire la speranza, senza, però, fissare altre date. Morì cieco nel 1849. Molti dei suoi seguaci tornarono alle chiese di provenienza; altri formarono nuovi gruppi: convinti che Miller avesse commesso un errore di calcolo, continuarono a fissare altre date per l’avvento del Cristo.

Un terzo gruppo giunse, invece, alla convinzione che Miller si fosse sbagliato nell’interpretare la natura dell’evento: il santuario da purificare (la fine del mondo) non è la Terra ma il santuario celeste nel quale Gesù si trova fin dalla sua ascensione.
Dallo studio delle Sacre Scritture maturarono altre convinzioni: l’importanza della salute fisica come valore spirituale, il rispetto del sabato quale giorno di riposo voluto da Dio, la certezza del ritorno di Cristo. Quando? "Nell’ora che non pensate il Figlio dell’uomo verrà".
Dopo alcuni anni, nel 1860, il gruppo si diede il nome di Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno. Il Movimento arrivò in Europa, e l’Italia, di provata fede cattolica, è stato il primo Paese europeo in cui l’avventismo ha avuto il più largo seguito. La prima predicazione la si deve ad un ex frate francescano polacco, Michael B. Czechowsky, arrivato dall’America nelle Valli Valdesi nel 1864, la prima convertita europea fu l’italiana Caterina Revel di Luserna San Giovanni; nel 1884 a Pozzuoli, vicino a Napoli, nacque, con dieci membri, la prima Chiesa avventista organizzata.


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