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Per essere come gli altri |
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Ci sono molti bambini che hanno la tendenza a farsi male e molti che sono aggressivi nei confronti degli amici. Si tratta di due problemi da affrontare, il primo perché rappresenta un rischio, il secondo perché limita la socialità. Le ragioni che spingono un bambino handicappato ad essere autolesionista non si conoscono. Molti studiosi sostengono che i bambini reagiscono cosi perché non si sentono amati, altri lo attribuiscono al desiderio di sentirsi al centro dell'attenzione, altri ancora che l'autolesionismo subentri quando il bambino è inattivo. Comunque stiano le cose, il fatto certo è che alcuni bambini rischiano di farsi male seriamente. Si colpiscono più volte la testa, si infilano le dita negli occhi, si graffiano e si mordono provocandosi lividi e ferite. Se il bambino si procura solo qualche graffio, si potrebbe, come primo passo, tentare di ignorarlo, non tenergli le mani, non fare alcun commento. E' probabile che il bambino smetta una volta appurato che non riesce ad attirare l'attenzione degli adulti. Se l'autolesionismo è più grave è bene rivolgersi ad uno specialista che potrà indicarci il modo migliore per affrontare il caso. E' stato per esempio osservato che in molte occasioni il bambino cerca di farsi male quando vuole evitare un compito che non gli è gradito (magari pensa di non esserne capace). In questo caso è indispensabile individuare ciò che il bambino non vuole fare e perché. Ci sono molte forme di protezione (stecche, guanti, ecc.) e i terapisti sanno essere ingegnosi nel trovare il modo migliore per proteggere il bambino lasciandolo libero, per quanto è possibile, di fare altri movimenti. |
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