Servizio speciale
LARA

L'Ultima Cena.

BARTOLO DI FREDI

Incoronazione della Vergine.

UN DIO PER L'UOMO D'OGGI
di Louis Evely
parte quinta

Dio non si riduce a questa parte scandalosa di contabile, di giudice. In questo caso, non si potrebbe rimpiazzarlo con un cervello elettronico? Alla fine della vita uno infilerebbe la sua scheda e ritirerebbe i suoi buchi...
Dio non è così. Dio non giudica. Dio giustifica! Dio non punisce i cattivi. Dio trasforma i cattivi in buoni! Li ama tanto che sa scoprire in essi delle possibilità infinite di amore e di generosità.
Il mio Dio è un Dio creatore. Non è uno che giudica, ma uno che ama. Non dobbiamo pensare che Dio ci punirà o ci darà delle “ricompense”...
Ma perché? Perché le leggi umane non sono come le leggi divine. Le leggi umane, è chiaro, devono comandare al carabiniere di inseguire il ladro, per impedirgli di godersi il frutto del suo furto. Le leggi divine invece sono le leggi della nostra felicità:
-Se fate il bene, sarete felici; se fate il male, sarete infelici.
Se vai al sole, ti scaldi. Se ti metti all’ombra, ti rinfreschi. Se ti getti in acqua, ti bagni.

E alcuni cristiani pensano che di tanto in tanto Dio venga a spingere sott’acqua la testa degli infelici, per fargli bere ancora qualche boccata, gridando loro: "Te l’avevo ben detto...". Credete proprio che Dio venga a rendere più infelici i peccatori che sono già tanto infelici?
E pensate che il compito di Dio sia di rendere più infelici quelli che sono già tanto infelici? Dio non rende più infelici i peccatori: Dio ha una pietà infinita per essi.
Mi avevano insegnato che "i dannati vorrebbero andare in paradiso, ma Dio li caccia indietro nell’inferno". Ma ho capito che Dio ama i dannati e sono i dannati che non amano Dio.
Mi avevano insegnato che Dio è invulnerabile, beato, immutabile su nel cielo ma che può anche farci del male.
Il Vangelo mi ha insegnato che Dio non ci farà mai del male, ma che noi possiamo fargli del male perché egli ci ama.

Scegliamo il nostro Dio. Di quale Dio siamo atei? "L’uomo diventa ateo quando è migliore del Dio cui serve". Non conosco frase altrettanto pro-fonda: "L’uomo diventa ateo quando è migliore del Dio cui serve".
Se crediamo in un Dio che ricompensa i buoni e punisce i cattivi, dovremmo diventare atei; perché spero proprio che, nonostante tutto, siamo migliori di un Dio così. E il peggior castigo sarebbe di diventargli simili.
Se crediamo in un Dio che ricompensa i buoni e punisce i cattivi, diventeremo dei bigotti che credono di fare un atto religioso quando portano la loro piccola pietra per lapidare i colpevoli, per lapidare la donna adultera. "Io sono come il mio Dio, ricompenso i buoni e punisco i cattivi".
Vorreste essere così, voi?

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