|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cosa sei, tu, in religione? Professionista o appassionato? Provi gusto, interesse, curiosità? Fai delle scoperte, hai delle rivelazioni? O avanzi tranquillo sui binari che la tua famiglia ti ha lasciato in eredità? Ti contenti, come diceva Roman Rolland, di ruminare nella stalla dove ti hanno partorito?
I primi cristiani si dicevano fìeramente atei: "Cè un tal numero di falsi dèi! Siamo atei al 99 %". Pascal scriveva: "Ateismo, forza di spirito, fino a un certo punto". Il mio primo obiettivo è arrivare a questo certo punto, far sentire la forza di spirito che è un ateismo intelligente, purificandoci dalle idee religiose infantili di cui tutti siamo stati imbevuti. Molti cristiani sono cristiani esattamente per le stesse ragioni per cui al tempo di Cristo sarebbero stati dei persecutori. Sono cristiani per tradizione, per abitudine, per educazione, a causa delle loro famiglie, della loro regione o della loro patria. Ma la religione di Cristo non era la religione della famiglia, non era la religione dellabitudine, non era neppure la religione dei preti di quel tempo. Se siamo cristiani perché la nostra famiglia è cristiana, al tempo di Cristo non saremmo stati dei cristiani: "Credete che pace io sia venuto a dare in terra? No, vi dico, ma piuttosto la divisione. Dora in poi, infatti, ci saranno in una casa cinque persone divise, tre contro due e due contro tre: saranno divisi padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre...". Al tempo di Cristo bisognava uscire dalla propria famiglia, per diventare cristiani. E oggi basterà restarci? Se siamo cristiani perché crediamo nei preti, ci sono molte probabilità che avremmo perseguitato Cristo. Infatti fra i suoi discepoli non cera nessun prete. E se siamo cristiani perché siamo italiani o francesi, è garantito che ci saremmo messi contro di lui. Perché lui portava cose nuove che costringevano a pensare. Esigeva una scelta personale, un impegno totale. Avremmo dovuto avere il gusto di amore di quelluomo o non ci sarebbe piaciuto. Credo che oggi sia la stessa cosa. Un numero stragrande di cristiani non sono cristiani. Appartengono a una religione sociologica determinata dal luogo in cui sono nati, dalla famiglia cui appartengono, dalleducazione che hanno ricevuto, dalle influenze che hanno subito. Ma nel fondo del loro cuore sono degli atei. Perché non hanno incontrato il Dio che pretendono di servire. La loro educazione religiosa è servita a dispensarli dallavere un incontro personale. |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
Pagina avanti | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|