Per essere cristiani bisogna passare una fase di ateismo. Diventare atei di un certo dio creato a nostra immagine e somiglianza. Molti adorano un mostro non il Dio di Gesù Cristo.
Una religione per il nostro tempo, una religione che corrisponda alle attese dei nostri contemporanei, una religione viva, gioiosa, stimolante, una religione che sia una rivelazione: ecco il nostro argomento.
Lo svolgeremo in tre punti. Il primo sarà lateismo. Ogni cristiano deve attraversare un certo ateismo.
Il cristiano ha tutto da guadagnare a esporsi alle critiche degli atei, ad ascoltare le loro obiezioni, ad andare incontro alle loro richieste.
Molto spesso lateo è uno che ha unidea di Dio migliore della nostra, e critica la nostra in nome della sua, che non definisce per timore di sfigurarla. Adora un Dio ignoto.
Questa critica turba e travaglia, ai nostri giorni, un gran numero di cristiani. Paupert si è chiesto, qualche tempo fa: "Si può essere cristiani, oggi?" e Karl Rahner dice: "È possibile, oggi, avere la fede?".
Frasi deboli. Preferisco molto di più il vescovo anglicano Robinson quando si chiede: "Un uomo veramente contemporaneo può non essere ateo?". E spero un giorno di scrivere un libro a cui vorrei mettere questo titolo: Non bisogna perdere la fede, per trovarla?
Il Vangelo è pieno di paradossi, ma il paradosso per eccellenza, e che non meditiamo mai abbastanza, è certamente questo: quando il Messia an-nunciato e atteso per secoli si presentò al suo popolo, non solo non lo accolse, ma tutte le autorità legittime e gli specialisti della religione lo respinsero e lo condannarono!
Non farebbero la stessa cosa anche oggi? Invano Cristo ha cercato la fede dove avrebbe dovuto trovarla; nei preti, nei devoti, negli uomini più religiosi, più ferventi dellepoca: farisei, scribi, teologi, sinedrio.
E lha trovata viva, traboccante, dove mai avrebbe sospettato: in alcuni pescatori (anche peccatori), in alcuni pubblicani, tra delle prostitute, in mezzo a stranieri e a pagani.
Non ci inquieta, non ci preoccupa, noi, cristiani tradizionali, abitudinari e ben convinti? Se il Vangelo è una luce per la nostra vita la prima cosa che illumina e rivela è la nostra mancanza di fede.
Cristo ha cercato la fede nei professionisti della religione e non lha trovata! Lha trovata soltanto in pochi appassionati!