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La remissione spontanea di una malattia incurabile è un evento raro, ma a volte accade e non solo in ambito religioso.
Nuove teorie americane vogliono spiegare il fenomeno dellautoguarigione, ma la scienza è ancora in alto mare e il rapporto mente-corpo è tutto da indagare.
La sua biografia lo racconta bambino analfabeta che, per attenuare i morsi della fame, pregava nei campi mentre pascolava le pecore. Monsignor Milingo, oggi vescovo dello Zambia, ha vissuto i suoi primi anni ai limiti della sopravvivenza, è entrato dodicenne in seminario e ha dovuto aspettare 43 anni prima di rendersi conto che il Signore gli aveva donato la capacità di risanare i corpi e di cacciare gli spiriti maligni che vi albergavano.
La sua carriera è costellata di centinaia di guarigioni: persone possedute dal demonio che recuperano il senno; invalidi ridotti allimmobilità che tornano ad essere autosufficienti; malati terminali di cancro che recuperano vita e salute.
E tutto con il gesto di una mano. Tutto con una frase: un vade retro Satana che diventa fatto e vita nel momento in cui la si pronuncia.
Considerato uno degli eredi spirituali di padre Pio, Milingo rappresenta lunica speranza per chi, trascurato da una medicina che ha ormai giocato tutte le carte possibili, non si rassegna a morire.
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Capacità straordinarie che Milingo possiede, come affermano i miracolati o capacità di autoguarigione che albergano al nostro interno, come suggeriscono alcune nuove leve del mondo scientifico?
Le guarigioni straordinarie non avvengono solo in ambito religioso, diciamo però che la religione è lunica ad interessarsene. Si parla di un caso di guarigione spontanea ogni 80.000 -100.000 pazienti, ma cè chi è pronto a giurare che siano molte di più.
Gli americani Caryle Hirshberg e Marc lan Barasch in un saggio edito da Mondadori Guarigioni Straordinarie, denunciano la scienza di non voler trattare largomento e lostilità di tanti medici che non vogliono illudere pazienti gravi circa la possibilità di una guarigione che molto difficilmente potrà avvenire.
Ma esiste una speranza etica, sostengono gli autori, perché allora non informare i pazienti che, sulla base di alcuni episodi realmente accaduti, la guarigione di un malato terminale di cancro è talvolta possibile, anche quando sembra che tutto sia perduto?
Le pubblicazioni mediche che hanno trattato largomento sono poche: uno studio sulle guarigioni straordinarie da una malattia come il cancro che svanisce dal corpo come un esorcismo, non esiste.
Allinizio del secolo la scienza medica ha mostrato un notevole interesse per le guarigioni di Lourdes, se non altro come laboratorio di processi psicosomatici. I pazienti che a centinaia accorrevano al santuario erano in genere descritti come facilmente suggestionabili, nevrastenici in preda ad isterismo, mentre le presunte guarigioni sembravano fondate su false diagnosi.
Un esercito di santi da lettino, ironizzò loncologo londinese H.T.Butlin, collocandoli tutti nella sfera dei nevrotici e pseudonevrotici di ogni tipo e grado.
Nel 1993 si svolse a Lourdes un convegno di medici cattolici per tentare una definizione della differenza tra guarigione straordinaria e risanamento miracoloso.
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