E' successo

Quel treno per Roma

di Luciano Garibaldi

Milano piazza Fontana, Brescia piazza della Loggia, Milano questura centrale, Bologna stazione ferroviaria, aereo di Ustica, treno ltalicus, treno di Natale del 1984, bombe del '93 (via dei Georgofili a Firenze e via Palestro a Milano). È lungo come una litania dei morti l'elenco delle stragi irrisolte che hanno insanguinato il nostro Paese. E ancor più lungo è l'elenco delle vittime innocenti e di coloro che, sopravvissuti, portano con sé il segno tremendo di tanta viltà: 241 morti e centinaia di feriti e mutilati.
Per questo, per l'imponenza di questa tragedia, e soprattutto perché la giustizia mai come stavolta ha mostrato la propria inadeguatezza,, troviamo assolutamente giusta e più che mai opportuna l’iniziativa dei parenti delle vittime di chiedere al governo in maniera decisa e ultimativa di abolire il segreto di Stato su tutte le vicende legate a quelle stragi.

I parenti delle vittime non ne possono più dei processi che si chiudono senza colpevoli o con colpevoli di comodo. Non ne possono più del "segreto di Stato" dietro il quale si trincerano uomini politici e alti funzionari, non ne possono più di sentirsi presi in giro e sborsare centinaia di milioni in spese legali assolutamente inutili. Di qui l’idea di riunirsi in un "Comitato per la memoria e la verità sulle stragi terroristiche, sugli omicidi e sulle manovre occulte di potere nella storia della Repubblica italiana", e la decisione di affittare un treno che, partito da Brescia, ha fatto tappa a Bologna e a Firenze e da qui ha raggiunto Roma, città, tutte, che hanno pagato un duro tributo di sangue ad una strategia terroristica ancora da scoprire e che continua a dividere gli animi degli italiani.

Sommario