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Luna di miele col saio |
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Qualcuno mi faceva notare: Non credere
non è tutto oro ciò che luccica. Abbiamo le nostre difficoltà. Siamo alle prime battute. Viviamo leuforia degli inizi, la novità, la giovinezza di unopera nuova dello Spirito. Forse tutte le iniziative di Dio devono passare per questa fase dentusiasmo. Un po' come quando ci si sposa: una specie di luna di miele con Cristo! Ma dobbiamo crescere, lasciar cadere i petali e dare i frutti.
Mi trovo nello studio di padre Pancrazio. Sorella Laura ha insistito tanto perché incontrassi questo frate-papà, che parla dimesso, abituato a solcare i mari dello spirito con i piedi per terra. Ho vissuto il travaglio del 68, del post-Concilio. Sè creduto che, rinnovando la facciata, si facesse nuovo lintimo delluomo. Invece: secolarizzazione, spiritualità in caduta libera, attivismo, esodo di preti e suore. E Lui, il Cristo, continua a dire tra le macerie spirituali: Senza di me non potete fare niente. Non perché Gesù voglia fare la prima donna
È la preghiera che conta: ci mette davanti a Dio nella nostra verità. Sono stato discepolo di padre Pio. Un giorno del 1959 mi fa avere un bigliettino: Non essere talmente dedito allattività di Marta da dimenticare il silenzio di Maria. Poi mi guarda con tenerezza: Coraggio! Lo Spirito è vivo e vegeto. Guarda qui che fioritura. Quando tutto crolla attorno è perché Dio vuol occupare tutta la scena della nostra anima. Lo dice a me o a questa società orfana e distratta? Mi saluta con la sem plicità di un papà, un bacio per guancia, una stretta di mano che trasmette calore. |
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