Religione

Luna di miele col saio

testo e foto di Alberto Marinetti

Un caso raro nella Chiesa: a Terlizzi, nella terra di padre Pio, ragazzi e ragazze vivono insieme l'esperienza monastica.
-E se in comunità due si innamorano?
-Fin quando c'è la preghiera... e poi abbiamo la sezione famiglie, quindi..

Nella terra di padre Pio, il bel tavoliere delle Puglie. Una pianura fertile di verde e di anime consacrate. Campi che profumano di grano, verdure allineate, carciofi, teneri oliveti, vigneti a perdita d’occhio. Solo le anime di Dio rimangono nascoste tra le pieghe della storia. A Terlizzi, presso Molfetta, il cappuccino padre Pancrazio, su sollecitazione del beato del Gargano, ha fondato un singolare istituto di vita consacrata, per uomini e donne, riconosciuto dalla Santa Sede l’8 dicembre 1998. Il primo nella storia della Chiesa, che viene ad inserirsi in quello spazio riservato dal Codice di diritto canonico alle nuove forme di vita consacrata (canone 605).
Una nuova creatura, forse la più giovane ed originale, nella galassia della chiesa: circa 150 fratelli e sorelle.
“La nostra vocazione si esprime nel colore dell’abito: grigio come quello di Francesco, azzurro come quello di Maria”. Il gruppo iniziale aveva preso l’avvio a Civitanova Marche, quando dei giovani si riunivano per pregare sotto la guida di padre Pancrazio.

La comunità è nata il 22 maggio 1982, festa di Pentecoste: “Con le prime quattro sorelle si insediò così il primo gruppo (nel convento cappuccino di Terlizzi), sorto per fare vita di fraternità, animare i gruppi di preghiera e da questa vita comune far sorgere un’esperienza di fede più forte che potesse essere contagiosa anche per altri”.
Padre Pancrazio: barba fluente, aspetto dolce e sereno, ne è il papà, più che il comandante in capo. Il Consiglio direttivo è composto dal fondatore più due fratelli e due sorelle. Una casa di accoglienza e di preghiera. Il fondatore dice: “Senza la preghiera non si può concepire, non si può programmare nulla; nulla può prescindere dalla preghiera. E noi abbiamo i vari tipi di preghiera: la preghiera liturgica, la preghiera contemplativa, quella meditativa, l’adorazione, la preghiera spontanea”, proprio perché ognuno possa trovare lo spazio a lui congeniale per un genuino rapporto con Dio”. E specifica: “La nostra fraternità, sullo stile delle prime comunità cristiane cerca di incarnare il fare di Marta e il silenzio di Maria”.

"Nei primi anni di questa esperienza di vita comunitaria, padre Pio, in sogno o in visione non lo so, mi ha espressamente assicurato: Sarò sempre con voi...".

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