Animali di casa nostra

La lontra

testo e foto di Sergio Pessot
parte terza

Se catturate giovani, le lontre possono venire addomesticate senza difficoltà. In Oriente vengono utilizzate per la pesca e ammaestrate per inseguire i pesci obbligandoli ad entrare nella rete.
Addomesticata la lontra è un animale molto simpatico che impara a riconoscere il padrone e a seguirlo fedelmente.
Quando erano libere e numerose, a causa dei danni che arrecavano, le lontre erano costantemente perseguitate dall’uomo; tuttavia, non si è mai trattato di cacce appassionanti, per via della grande astuzia di cui è dotata.
È molto difficile ucciderla con il metodo dell’agguato perché appena si accorge dell’avvicinarsi del cacciatore si rifugia nel suo nascondiglio, di conseguenza è indispensabile ricorrere alle trappole che vengono poste in acqua.

Quando viene catturata lotta strenuamente, tanto da riuscire estremamente pericolosa per i cani ai quali azzanna le gambe fino a spezzarle, fino a quando non cade esausta. In conseguenza della grande quantità di pesce che cacciava, nel passato la distruzione di questo mustelide era incoraggiata e venivano offerte adeguate ricompense ai cacciatori per il suo abbattimento.
In talune regioni dell’Europa centrale le sue carni erano particolarmente apprezzate. Oggi è assai pregiata la sua pelliccia.
Anticamente con i peli della coda venivano fatti i pennelli per pittori; il sangue, il grasso e una parte degli intestini erano considerati farmaci. Già i greci e i romani conoscevano la lontra e attorno ad essa sono nate molte leggende, una delle quali si riferiva al fatto che aggredisse gli uomini e non li lasciasse andare, se prima non era certa di averne rotte le ossa. Per fortuna, oggi questo grazioso animale è protetto in tutta Europa e le varie organizzazioni ecologico-ambientaliste stanno procedendo alla sua reintroduzione in aree protette.


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