Editoriale

Bombe di ghiaccio sulla mia zucca...

di P. Francesco Calloni
parte seconda

Motivo di sconcerto sono pure gli inserti sul Vodoun. Il Sai Baba uscito dalla rivista vi è rientrato per l’inserto?
Basandosi sull’autorità del Santo Padre, che ha incontrato i rappresentanti del Vodoun il 4 febbraio 1993 (e non nell’83) si lascia trasparire un’operazione ambigua, che sembra voler porre sul medesimo piano, in una sorta di “bazar del religioso”, tutte le espressioni del sacro.
Ma che nesso hanno tali reportages con la missionarietà? Questi sono racconti di chi ha vissuto per anni tra chi pratica il Vodoun, ha condiviso e narra queste realtà con esaltazione del tutto acritica.
Chiedo scusa, ma allora perché attribuire alla pubblicazione gli aggettivi “cappuccina” e “missionaria”? Non è stato detto che non bisogna scandalizzare i piccoli?
Per me, i sostantivi "cappuccino” e “missione” significano ben altro. Poiché è presso i Cappuccini che ho trovato la trasparenza del Padre misericordioso, la semplicità, la luce dello Spirito Santo, la parola di verità, l’amore della povertà.
E, da peccatrice qual sono, pregherò in questo anno giubilare tutti i Santi dell’Ordine Francescano, compresi quelli che ancora camminano in questo mondo, e ce ne sono!, perché ci ottengano una grande effusione di Spirito Santo per il trionfo della verità.
Questo scritto è indirizzato al Direttore responsabile di Cammino e, all’uopo, verrà inviato per conoscenza ad altri Padri e Madri della Santa Chiesa Cattolica.

(lettera firmata)
foto Calloni

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