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Caro Cammino |
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Caro Cammino, vorrei fare un commento alle opinioni del signor Edgardo Grillo. Nella sua rubrica Pepe e sale di dicembre 1999 ha scritto delle parole di fuoco a proposito delle carceri a 4 stelle. Per quello che posso avere capito io, che spesso parlo con i volontari che lavorano nel mondo delle carceri, le cose non sono così banali, e soprattutto non si può parlare delle carceri senza, non dico
averle frequentate da detenuti, ma avere una conoscenza più diretta di tutti i problemi spaventosi di quellambiente. Ho qualche dubbio che il signor Grillo abbia questa esperienza. Ho un amico tra gli agenti di custodia, che mi ha raccontato la situazione dei loro turni di lavoro, massacranti, le tensioni tra i detenuti, tra detenuti e agenti, tra detenuti e direzione carceraria e così via. I primi a dire che le cose non vanno sono proprio loro, gli agenti. È una cosa da fare venire i brividi e che non si può sbrigare solo col pepe della polemica. Il problema vero è decidere che le nostre carceri devono servire a recuperare quanto più possibile le persone, oltre a impedire a un criminale di fare danni alla società e punire chi ha commesso un reato . Credo che il regolamento di esecuzione dellordinamento vada letto tutto intero, non solo negli aspetti che possono sembrare più pittoreschi. Il fatto è che il regolamento esprime, in modo magari discutibile, qualche buona intenzione, ma qui occorre una riforma penale e carceraria seria, che punisca chi lo merita senza cadere nella vessazione e nella perversità stupida in cui facilmente si cade, quando la situazione è tragica come spesso è nei nostri istituti di pena.. Nella mia città cè appena stata una rivolta clamorosa di un gruppo di carcerati. Teste calde? Forse. Ma nessuno ha contestato punto per punto le denunce fatte per lettera al giornale locale da numerosi detenuti qualche giorno prima che scoppiasse la protesta. Questo non significa, signor Grillo, offendere le sacrosante ragioni delle vittime e dei loro parenti. Fate una vostra indagine e vedrete come stanno le cose. La saluto e saluto tutti voi con cordialità. |
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