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Parliamo di donne |
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La madre non ha una sorte migliore. Le viene proposto di pensare "solo al sorriso del suo bambino" perché a tutto il resto pensa la produzione con il "biberon anticolica, anti-singhiozzo a doppia valvola con i pannolini per il sederino del suo bebè con il talco che insegna ad essere delicati nei punti delicati".
I suoi doveri materni sono schematizzati da domande e risposte che vanno sempre a toccare il prodotto giusto: "Sei mamma? Al tuo bambino per crescere sano e intelligente (sic!) occorre il prodotto X". Mi fermo qui. Limmagine della donna-oggetto potrebbe continuare. CAMMINO, nel mese nel quale la Chiesa presenta limmagine della Vergine-Madre, invita ad una riflessione su questa compagna che il Signore ci ha messo accanto e che deve trovare il suo posto (occupato da nessuno) sia nella società che nella Chiesa. Al giorno doggi esistono vie che furono riservate ai preti, ma che non costituiscono per principio un monopolio sacerdotale e possono essere realizzate da un servizio femminile. La presenza anche delle donne nella formazione-maturazione del futuro sacerdote è una bomba che crea perplessità e disagi. Eppure era stata auspicata dal papa nel lontano aprile 1992 nellesortazione apostolica Pastores dabo vobis. Il talento di essere donna! Chi potrà scandagliarlo a fondo? Anche oggi il mondo aspetta tante di quelle donne perfette vagheggiate dalla Bibbia. Sono donne che sanno donarsi, che sanno soffrire per partorire la gioia, come partoriscono la vita. Donne che "stendono la mano al misero", che non hanno paura di sfiorire. Donne che, anche se non sono state sposate ad un uomo e non hanno generato fisicamente, sanno essere madri, custodendo e proteggendo la vita. Ho appena terminato, quasi con commozione, di battere nel ronzante computer queste frasi, quando mi telefona un vecchio amico: "Francesco, non sei mai stato allinferno? Beh, vieni a casa mia che ti presento mia moglie!". Mi sono cascate le braccia. |
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