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DANIELE CRESPIDRAMMA IN PITTURA |
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La lunetta conclusiva del ciclo della navata è collocata nella controfacciata, sopra la bussola di ingresso della chiesa. Essa raffigura lapparizione di San Bruno al conte Ruggero di Calabria al quale svela il tradimento e la congiura ordita ai suoi danni. A voler tradire il conte è lamico fidato Sergio, al quale egli aveva concesso la mano di sua figlia. Con questa visione San Bruno si sdebita di quanto ricevuto quandera ancora in vita e levento narrato nellaffresco rammenta il motto francescano: donando si riceve.
Per simboleggiare che la scena si sta svolgendo di notte, il Crespi ricorre ancora agli stratagemmi della scenografia teatrale, utilizzando dei drappeggi come fondale che, sapientemente interrotti, mostrano un paesaggio notturno. San Bruno ed il conte sono nella luce, mentre i congiurati nell'ombra. Particolarmente interessante è lintuizione di Rossana Ciaravolo, che sottolinea come questa scena sia caratterizzata da tre luci distinte: quella spirituale che si irradia dallaureola di San Bruno, quella artificiale del cero tenuto in mano da un servo, e quella naturale della luna. Ai fianchi della finestra serliana della controfacciata Daniele Crespi dipinse anche lapprovazione di papa Urbano II dellesperienza contemplativa certosina e la richiesta di San Bruno di poter rifiutare la carica arcivescovile offertagli dal Sommo Pontefice. Alla maestria di questo pittore lombardo, inoltre, si deve anche la decorazione della volta a botte nella quale raffigurò quattro medaglioni centrali attorniati da angeli e monaci certosini. In questo caso il Crespi crea un percorso che conduce dallAntico al Nuovo Testamento attraverso le figure della Maddalena e di San Giovanni Battista. Il primo medaglione, raffigurato nei pressi dellingresso della chiesa (foto a destra, pagina accanto), mostra Abramo nellatto di sacrificare Isacco. Esso rappresenta la disponibilità dei monaci a seguire limperscrutabilità dei disegni divini. |
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