I santi
SANT’UGO VESCOVO DI GRENOBLE

e

SANT’UGO VESCOVO DI LINCOLN

Sant'Ugo è nato nel 1140 in Borgogna . Entrò giovanissimo nel monastero agostiniano di Vallarbenoit per poi trasfersi nel 1165 alla Grande Chartreuse. Dopo molte insistenze venne nominato vescovo di Lincoln nel 1185 compiendo opere di assoluta importanza per la sua diocesi. Il Crespi lo raffigura con un cigno ai piedi perché le cronache raccontano che ne avesse addomesticato uno che annunziava il suo arrivo alla fattoria di Stowe, svolazzandogli festosamente attorno.

LA CERTOSA RACCONTA ...

di Daniela Pogliani Ceccato
San Bruno il fondatore dell'Ordine

L’ordine Certosino deve la sua nascita a San Bruno che pienamente pervaso della cultura del primo medioevo intese tutta la sua vita come una lotta per giungere a Dio. Nel corso della sua esistenza, infatti, egli combatté la simonia e discusse animatamente con i pontefici delle scelte interne alla Chiesa, rifiutando anche cariche importanti perché non confacenti con il progetto di solitudine.
Bruno nacque a Colonia tra il 1026 ed il 1031 dalla nobile famiglia Hartenfaust. Verso i quindici anni abbandonò la città natale per le più prestigiose scuole europee. Dapprima raggiunse Reims, dove si dedicò agli studi letterari, e successivamente si trasferì a Tours per quelli filosofici.
Lì incontrò e seguì le lezioni del grande Berengario. Verso il 1048 tornò a Colonia per intraprendere gli studi teologici, ottenendo poi il canonicato di San Cuniberto. Intorno al 1055 divenne sacerdote, e l’anno successivo si trasferì nuovamente a Reims su invito dell’arcivescovo Gervasio.
Nel 1057 sostituì Ermanno nella direzione della scuola vescovile, che resse fino al 1075. In questi anni fu maestro di uomini che si riveleranno fondamentali per la storia della Chiesa. Suoi allievi furono: Ottone di Chattilon (il papa Urbano II); Sant’Ugo (poi vescovo di Grenoble); Rangiero (poi cardinale e vescovo di Reggio Calabria);Roberto (poi vescovo di Langres); Lamberto (abate di Poulthières); Pietro (abate dei canonici di Saint Jean des Vignes).
La sua esistenza venne segnata indelebilmente dalla morte del vescovo Gervasio, al quale nel 1070 successe per simonia Manasse de Gournay che, contro la sua volontà, fu costretto a nominare San Bruno cancelliere dell’Arcivescovado.
In questo modo il sacerdote di Colonia venne a conoscenza diretta di tutti gli intrighi orditi da Manasse e si rivolse, insieme ad Oddone di Chantillon, con Ponce, Rodolfo il Verde, Fulcoio le Borgne, al legato pontificio Ugo de Die che aveva infatti iniziato una grande campagna di moralizzazione in seno alla Chiesa. Ma Manasse rimase ancora in carica per diversi anni.
San Bruno fu quindi costretto a fuggire da Reims. Questo evento costituì una tappa fondamentale per la sua formazione spirituale, maturandone la vocazione eremitica.

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