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I seriosi( PADRI DEI COMPLICATORI? ) |
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C'è poi il macerarsi così tipico dì chi è tutto rivolto verso se stesso. Diceva giustamente Groddeck, lo psicoanalista che polemizzava con i colleghi sulla loro tendenza di ridurre tutto alle pulsioni sessuali: "Piantala di occuparti dì quel cosmo lì [si riferiva al "pisello"], il mondo è molto più grande e più grandi i piaceri che può offrirti... Si aggiunga inoltre quella cultura tanto diffusa per la quale chi si lamenta è ascoltato, compatito, coccolato. Guai a mostrare la propria felicità, dei e uomini potrebbero invidiarti e punirti. (Salvo poi, e chissà perché, le persone più ricercate da tutti sono quelle che sanno irradiare letizia).
Non sfugge, d'altro canto, come il complicatore a ogni costo, sia affetto da un'altra patologia: la paura e l'incapacità a fare. E quasi inevitabile, infatti, a furia di generarsi problemi che non resti più né il tempo né la possibilità per risolverli. "Domani sera alla Scala danno Verdi, ho due biglietti, vuoi venire?". "E che cosa mi metto?". "Guarda nell'armadio, ma soprattutto sappi che il mondo non è li ad osservare la tinta della tua gonna". C'è, tuttavia, chi preferisce perdere Pavarotti perché nel suo armadio si perde. Si potrebbe dire, come spesso diciamo, tanto peggio per lui, ma io continuo a pensare che non siamo nati per soffrire, fosse solo perché nei dintorni può passare un bambino che vuol apprendere l'arte della contentezza, e spaventarsi. |
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