Un mondo magico e affascinante. L'ultima cerimonia, per gente che crede nella reincarnazione, che si svolge nella gioia e nell'allegria. Il corpo viene bruciato per liberare l'anima.
Bali, lisola dei mille templi e delle danze, simbolo di quella cultura indù ultima sopravvissuta in Indonesia dove lIslamismo abbraccia il 90% della popolazione. La presenza di un tempio in ogni luogo ed in tutte le case, dimostra lo stretto legame che esiste fra la vita sociale ed il mondo spirituale delluomo balinese.
La religione di Bali è una ricca mescolanza di dottrine, credenze, feste e tradizioni locali che fondono induismo, animismo e buddismo. Un mondo magico ed affascinante dove dèi, spiriti e uomini convivono da sempre tra rappresentazioni di miti antichissimi e riti primitivi, in un teatro continuo di cerimonie, feste religiose e preghiere che accompagnano tutte le fasi della vita individuali e sociali.
Ma forse il fine ultimo di tutti i riti, al di là dellapparente inno di lode alla vita e alle sue tappe principali, altro non è che il superamento della morte, la ricerca dellimmortalità. Per i balinesi la materialità del corpo rappresenta un momento transitorio delleterna esistenza dellanima.
Per quanto buona sia la condizione in cui si vive, essa è sempre corrosa dalla precarietà. Ogni uomo aspira sempre ad una felicità senza fine che è ben al di sopra della somma di tutte le felicità possibili: è la beatitudine che si può avere soltanto nella dimensione eterna.
L ultima cerimonia assume quindi un valore di estrema importanza per la vita del balinese che crede con fermezza nella reincarnazione. Per scoprire una Bali a dimensione umana, dalla quale emergano laffascinante semplicità del paesaggio, la stranezza dei suoi usi, la serenità della sua gente, occorre però allontanarsi dal circolo turistico della capitale e delle spiagge.