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Le fiabe della nonnaLa bontà della strega Malina |
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Nel regno delle streghe di "Bada - a -te" vi era grande agitazione: Malina, la più piccola delle streghe, si era ribellata alla regina Malona. Non voleva più essere una strega dal naso a becco, dagli occhi piccolissimi e cisposi, dal mento aguzzo. In un libro aveva trovato illustrazioni che rappresentavano ragazze dal viso bellissimo e dai capelli meravigliosi, altro che i suoi: stopposi, radi, sbiaditi. Voleva diventare una di loro. "Me ne vado", urlò e inforcata la scopa volò via inseguita dagli improperi e dalle maledizioni delle altre streghe. Dopo avere a lungo girovagato, Malina scese dalla scopa, si sedette sotto una quercia e cominciò a pensare come avrebbe potuto trasformarsi in una bella ragazza. Pensa e ripensa, le venne in mente che nel bosco vi era una fontana che dava consigli a chiunque si fosse bagnato con la sua acqua.
Così Malima rinforcò la scopa e filò via velocemente. In poco tempo arrivò alla magica fonte, si bagnò il viso con l'acqua e la fontana parlò: "Per cambiare sembianze devi trovare un essere che ti voglia bene così come sei ora". La fontana tacque e Malina brontolò: "Come se fosse facile volermi bene, brutta come sono!". Avvilita inforcò di nuovo la scopa, ma questa non si mosse. "Maledetta - esclamò Malina - è certamente un tiro di Malona, la perfida regina". E così fu costretta a mettersi in cammino a piedi. Dopo alcune ore arrivò in un villaggio dove vi era una grande festa. Malina si mescolò alla folla, ricevette spintoni e insulti. Alcuni le gridarono: "Vecchia strega", e pensare che lei, come strega, non era vecchia: aveva soltanto cent'anni! Con il potere magico che conservava poteva castigare chi la insultava ma non lo fece perché non odiava nessuno anche se era malvista da tutti. Melanconicamente riprese il cammino quando dietro di sé udì un lamento. Si voltò e vide un cagnolino ferito a una zampa da una sassata. "Oh, poverino", disse Malima e pensò: "Se lo guarisco, i miei poteri, ormai agli sgoccioli, finiranno del tutto. Se non intervengo, li potrò usare per difendermi dagli anatemi che Malona di sicuro mi manderà". Mentre pensava queste cose, il cagnolino si lamentò di nuovo. Malina ne ebbe compassione e, rinunciando al proprio interesse, prese in braccio l'animale pronunciando la formula magica: "Tric e trac, sana e risana, la strega Malina guarirti saprà". La zampetta si risanò d'incanto, il cagnolino abbaiò festoso. In segno di riconoscenza leccò con affetto il brutto viso di Malina che di colpo diventò bello, giovane e umano come lei aveva sempre desiderato. E sapete perché ciò è potuto accadere? Malina aveva finalmente incontrato l'essere che l'aveva amata anche se era una strega |
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